DeliRando

A cura di Lupo Alberto-

Un anno di Delirando, chi l’avrebbe mai detto?

 

Musica da Camera (dei Deputati): vai coi valzer!

Il prossimo 23 marzo si insedieranno nel Parlamento gli eletti delle ultime elezioni.

Ma chi eleggeranno come Presidenti, non essendoci una maggioranza effettiva?

Qui iniziano le danze, i valzer dei leader: cercano accordi come Fra Gandino cercava le noci per il proprio convento, perché citare Diogene e la sua lampada non rende l’idea.

E pare che persino il Leader di Forza Italia, l’ex-Cavaliere, cerchi un’intesa coi penta stellatti, dopo anni di reciproci vituperi. Sarà vero?

Tutto è aperto, e non ci saranno riservate sorprese. Musica, Maestro!

 Governo Italia: arrivano i tecnici?

Tra i probabili scenari si ipotizza l’idea di un Governo con partecipazione rilevante di tecnici, si è parlato di Draghi e prima ancora di Cottarelli.

L’idea non è fuori dal mondo, ma ricordiamoci che le forze preponderanti sono i 5 Stelle e la Lega, da sempre refrattari a tali soluzioni; un governo tecnico sembra quindi fantascientifico.

Che fare? Chi vorrebbe essere nei panni del mite Presidente Sergio Mattarella in questo momento? Io no di certo!

Tuttavia nessuno può agevolmente tracciare un progetto, visti i rapporti tesi tra le forze politiche.

 

Non qui, non ora.

Credo sia giusto spendere qualche riga su che cosa accadde 40 anni fa, nel 1978: venne rapito Aldo Moro, uomo politico ed esponente della Dc, ad opera delle Brigate Rosse, che per catturarlo, uccisero gli uomini che componevano la sua scorta.

Sempre 40 anni fa venne trovato morto il giovane attivista siciliano antimafia Peppino Impastato.

Anni di piombo, anni duri; anni che non ho vissuto e che non mi permetto, in questa sede, di analizzare.

Delirando è una rubrica non seria, quindi non trovo giusto discutere serenamente di ferite inferte al nostro Paese.  

157 anni d’Italia.

Il 17 marzo 1861 venne, De iure, sancita la nascita del Regno d’Italia, esattamente 157 anni fa, San Patrizio.

Quante vicende, quante battaglie, quante sconfitte abbiamo subito? Tante, troppe se posso dirlo.

In questo anniversario dobbiamo riflettere su cosa vogliamo fare del nostro Paese, su cosa conta davvero per noi italiani: il futuro.

Non siamo stati mai onesti con noi stessi, questa è la verità, non ci siamo mai amati davvero come Nazione.

Auguri Cara Italia, non ti dico T.V.B, ma: AD MAIORA.

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