DeliRando

di Lupo Alberto-

Rubrica totalmente inutile: lasciate un commento sui social di Iuris Prudentes
#noDelirando. Chiudiamola sta buffonata!

Se non puoi batterli…fai una scissione!

A tutti i gufi che rinfacciavano a Renzi di non fare cose di Sinistra: eccovi una bella scissione, più a sinistra
di così si muore.

Eh sì, il Rottamatore è uscito dal Partito Democratico ed ha fondato, con alcuni (non tutti però però però)
suoi compagni di Leopolde, un nuovo, nuovissimo, anzi avveniristico soggetto politico: Italia Viva.

Il boyscout di Rignano, per adesso, non ha staccato la spina al Governo del BisConte , nato anche grazie al
suo assenso.

Il nuovo partito (a partire dal nome) può far concorrenza al Forza Italia, ormai ridotta all’osso dai
competitors sovranisti, sempre più protagonisti all’interno del Centrodestra.

Uomini per tutte le stagioni: quando tornano i Conte

Dalle Puglie con furore vengono due uomini che hanno saputo cambiare, reinventarsi, sempre mantenendo lo
stesso stile: sto parlando dei due Conte, Antonio e Giuseppe.

Uno ha avuto esperienze internazionali di un certo livello ed, in Italia, ruoli di prim’ordine; l’altro è un
elegante avvocato foggiano.

A parte i lazzi verbali, i due Conte hanno saputo passare da una parte all’altra: dalla Juve all’Inter Antonio,
mentre Giuseppe è passato da Salvini a Zingaretti.

Il Gattopardo non ha più la sua tana in Sicilia…

L’allenatore Antonio è sempre rimasto trascinatore per la sua furia agonistica, mentre il Presidente Giuseppe
ha sempre mantenuto il Governo con il suo moderatismo di democristiana memoria.

Israele: una poltrona per due.

Il 17 settembre 2019 si sono tenute le elezioni in Israele, dopo che quelle di aprile non avevano decretato un
vero vincitore.

Questa volta è andata peggio: il Likud, centrodestra, è stato superato di circa in punto percentuale dal Partito
Blu e Bianco: 26% a 25%.

Netanyahu, leader del Likud, ha teso la mano all’avversario, l’ex generale Gantz , ma quest’ultimo ha
rifiutato.

In un gioco di equilibri, entrano in ballo anche gli ex alleati del Likud, il partito degli immigrati ebrei russi di
Lieberman, di destra ma laico, e la Lista Araba Unita, sfavorevole ad un altro governo di Benjamin
Netanyahu.

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