DeliRando – Di Battista-Bomb: la guerra civile nel Movimento

Ehi lettore, temi per il tuo futuro? Senti che le cose stanno andando di male in peggio? Non leggere questa rubrica allora, ma va a fare altro. Fidati.

Di Battista-Bomb: la guerra civile nel Movimento.

Chi si ricorda la WWE? Dai sù, il Wrestling su Italia1: quella fiera di personaggi tra il trash e la cronaca nera? Ricordate la Battista-Bomb, cioè la “mossa” di un dei lottatori? Ebbene, più o meno è quello l’effetto delle dichiarazioni del celebre grillino “duro e puro” Alessandro Di Battista (per gli amici “Dibba”).

“Parole dure, dette da un uomo davvero strano”, oppure voce della coscienza movimentista tradita dal Nuovo Corso?

Una vera “bomba” contro l’alleanza PD-M5S, mai digerita dall’ex catechista romano, nonché ammiratore di Che Guevara, sostenitore di una linea non più condivisa dagli alti papaveri del Movimento.

Il Dibba è considerato un “talebano” da molti sostenitori e difensori del Governo Giallorosso (colori molto invisi all’ex deputato grillino, noto supporter biancoceleste), ma all’interno del Movimento i malumori si sentono eccome. Non si può dimenticare la batosta delle Regionali 2020, che rendono la leadership di Di Maio, a dir poco, appesa ad un filo molto sottile.

Come nelle lotte del wrestling esistono i colpi di scena: la piattaforma Rousseau è in crisi e Crimi fa il “Rey Misterio” della situazione, ossia non si fa vedere.                                                                                             Resta solo che arrivi Undertaker, per mettere una lapide? Che ne sarà di quel Movimento anti-casta, divenuto catasta di legna?

Che cosa direbbe una grande scritta sullo schermo? Non imitateli a casa!!

Twitter e Venere, riducono Trump in cenere?

Non mi accodo a quel gregge di avvoltoi e sciacalli che sorridono alla notizia che il Presidente Trump sia positivo al Covid-19. Lo stesso discorso valeva per Johnson e anche, nonostante tutto, per il Presidente Brasiliano, Jair Bolsonaro.

Certamente questi leaders populisti di Destra (chiamiamoli così, per semplificare) hanno sottovalutato la pandemia, sicuramente non sono stati all’altezza della situazione, con tutta probabilità hanno delle responsabilità, ma gioire della loro malattia rappresenta la china culturale in cui siamo finiti tutti.

Finito l’appello inutile, buonista e banale, analizzo la situazione del Presidente degli Stati Uniti d’America, contagiato da una sua collaboratrice. Trump non amava portare la mascherina, cosa in comune con la sua collaboratrice, e non ne faceva mistero davanti a tutto il mondo.                                       Ma al Virus non basta dire “YOU ARE FIRE!” (nella versione italiana di Briatore :”SEI FUORI!”).

Cosa ha fregato Trump, ben prima del Covid- 19? Io credo la fiducia data dai followers dei suoi Twits e dall’avvenenza delle donne che lo circondano, che lo ha portato a non guardare la realtà e a sbagliare molto, anche riguardo a sé stesso.

Pagherà anche in termini elettorali? Difficile dirlo, ma la figura da pollo di fronte a tutto il mondo non gliela toglie nessuno.

Caso Gregoretti& co: cose italiane: strane, ma tutte vere.

Sabato 3 ottobre a Catania è avvenuta la prima udienza per il caso Gregoretti, dove il “Capitano” Salvini è imputato per sequestro di persona.

Sull’udienza in sé nulla di importante, ma ci sono parecchi fatti che potrebbero essere interessanti e fanno apparire quasi seria anche questa maledetta Rubrica.

In Primis, i sostenitori di Salvini che da tempo ormai hanno lanciato l’hastag #processateancheme che dire? Io, nella mia italianità meschina e becera, mai mi sognerei di farmi processare per solidarietà. Mai. Eppure molta gente si è mobilitata per sostenere il proprio beniamino.

In secundis, un episodio che per sua natura è tragico, ma fornisce a questa cronaca un tocco di assurdo fantozziano. Mentre era in Tribunale, l’avvocato Bongiorno, difensore di Salvini, è stata colpita da una lastra di marmo sul piede. Il legale è dovuta uscire sulla sedia a rotelle. Pare che la lastra fosse di circa 50kg. Neanche in un film di Paolo Villaggio.

Questi elementi di assurdo, colorano una giornata che vede un impennata nei contagi e una serie di disastri nel Cuneese. Nel Bel Paese si vivono moltissimi drammi, ma non si rinuncia mai a quel tocco di assurdo che rasenta la farsa. Che dire? Strano, ma vero.

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