DeliRando

In un Paese normale questa rubrica sarebbe chiusa da almeno due anni e chi la scrive sarebbe già sotto un ponte. Per mia fortuna, non è così. VIVA L’ITALIA!

De Luca-Wars: l’attacco al governo

Siamo in guerra col Covid, ma c’è chi è anche in guerra con tutto il resto del mondo. Trump? Ma che avete capito, stiamo parlando proprio di lui (leggetela come Sandro Piccinini) l’uomo più atteso: Vincenzo De Luca, il Presidente della Campania.

Lo sceriffo di Salerno non ha apprezzato il modus operandi del Governo, ed ora è scontro frontale con Roma. La Campania è zona Rossa, molte immagini degli ospedali sono scioccanti, ma pare al Presidentissimo De Luca che nel governo ci siano sciacalli e falchi che banchettano sulle disgrazie della povera gente.

Lo Zar di tutte le terre Campane, Vincenzo Primo, attacca anche il suo rivale Gigino Di Maio e dichiara di non voler aver più a che fare con questo Governo.

Per amor di precisione: il partito a cui appartiene De Luca è il PD, alleato di Di Maio e anche parte del Governo. Lo sfogo è forte, il PD è avvisato: De Luca è molto arrabbiato ed evoca ipotesi di un Governo di unità nazionale. Parole dure, da parte di un uomo davvero strano.

Ma non è solo il PD ad essere in tempesta, infatti i grillini hanno convocato gli “Stati Generali” (non nella sala della palla corda perché c’è il Covid e si rischia l’assembramento).

Che cosa si è deciso in questi incontri tra gli esponenti del M5S? Ci sarà un Direttorio? Un comitato di Salute Pubblica? Si instaurerà il culto dell’Ente Supremo oppure un Generale corso si prenderà il Movimento?

Cose serie? Non guardate me.

Chiusi in casa a causa delle misure anti-covid, molti guardano le puntate di qualche serie, cercando di sconfiggere la noia. La scelta è molto ampia, ma si rischia di vedere prodotti di scarsa qualità a scapito di ottime opere. Come fare? Bene cari lettori, finalmente il giornale Iuris Prudentes, oltre a questa sciagurata rubrica, ne ha creato un’altra.

Non rallegratevi troppo: io continuo ad uscire, ma in compenso potete leggervi “Non ci resta che il cinema” la nuova rubrica di Iuris, ottimo mezzo per sapere cosa guardare, senza rischiare di sorbirvi attori e attrici di qualità infima e trame scritte con alluci valghi.

Le serie o le pellicole ben fatte sono simili alle persone competenti: esistono, ma pochissimi le sanno valorizzare.

Bene, dopo questa frase più fatta che un tossico in stazione (ah manco più loro girano con il lockdown), possiamo andare avanti.

Conte è con te: la lacrima strappalettere e altre avventure. 

Qualche giorno fa, nella Redazione di Iuris si parlava della lettera del bambino lombardo di anni 5 al Presidente Conte, in cui si chiedeva informazioni su Babbo Natale in epoca Covid. Da grande Statista, come è sicuramente il Nostro Avvocato del Popolo, il Premier ha risposto rapidamente e con gentilezza; l’episodio è rimbalzato, così per caso, in Rete, suscitando tenerezza e stupore. Poi si dice che noi Italiani siamo insensibili a queste cose.

Non posso dire di aver pianto molto leggendola, ma sicuramente più di quando ho visto Titanic, (anche perché non sono mai arrivato a metà film, causa attacchi incontrollabili di sonno), scusatemi Leo e Kate, ma preferisco le lettere di Giuseppi ai bambini.

Riguardo all’episodio trovate sul sito di Iuris Prudentes un ottima lettera di risposta alternativa al piccolo Tommaso (così si chiama il piccolo scrivano brianzolo) scritta nientepopodimeno che dalla Direttrice. Vi chiederete: perché continui a riferire articoli o rubriche di altri? La risposta: non ho voglia di scrivere cose serie, mettermi a fare ragionamenti utili, qui su DeliRando non si fa informazione.

Bisogna dire che a Palazzo Chigi si trova un uomo che legge financo le lettere dei bambini di 5 anni, che fa nomi e cognomi, che piace da impazzire alle sue “bimbe” (o almeno sedicenti tali), che passa dalla Lega al PD, che scrive decreti di notte e che addirittura salva Mediaset al povero nonno Silvio.

Inoltre cari lettori e amici della redazione, è vero che molti fanno i gufi, criticano, ma in Italia abbiamo Ministri competenti, gente come il buon Gigino, che siede ai tavoli faccia a faccia con i leaders mondiali, oppure come la bravissima e preparatissima Dottoressa Azzolina, che mette la scuola prima della sua stessa vita. Per non parlare poi del Commissario Arcuri, una garanzia di successo, come i suoi colleghi, i commissari straordinari (di nome) per la Sanità in Calabria.

Alcuni di noi italiani contestano, legittimamente, ma dobbiamo dirlo: Conte ci salverà tutti dal perfido Virus, ma in più sconfiggerà gli Orchi e il Signore Oscuro, troverà il Tesoro One Piece e le Sfere del drago, risveglierà la Forza, bacerà Biancaneve per risvegliarla, darà la scarpetta a Cenerentola e completerà il mandato nel 2023 (forse tra tutte le cose, la più difficile).

Però (qui mi rinviene un Trilussa domenicale): in ogni bella fiaba che si rispetti ci vuole un cattivo oppure chi ha torto e contesta il protagonista (Propp* ci insegna). Dato che qui c’è un Lupo, il cattivo lo faccio io, modestamente.

Riguardo a coloro che hanno torto? Chi non ha molta fiducia nel Buon Premier, son sicuro che apprezzerà questa frase di Brecht* “Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.”

*i riferimenti al Comunismo sono puramente casuali, nessuno è sotto controllo della STASI (per ora).

Loading

Facebook Comments Box