Il superomismo nietzscheano: scala la vetta e non pensarci

A cura di Giulia Midei –

Per alcuni il tempo sembra scorrere lentamente, quasi incatenato ai singoli, infiniti attimi che sequenzialmente danno forma e sostanza alla nostra esistenza. Per altri non è che un soffio, una fugace realtà che non concede di assaporare i doni preziosi, inaspettati, talvolta celati, offerti ogni giorno dalla vita. Ma qual è il reale fondamento della nostra esistenza, che di fatto rende giustizia al suo trascorrere, se non il valore, piuttosto che la durata, che il nostro tempo ha? “Carpe Diem!”, esclamava il poeta latino Orazio, esortando a cogliere l’attimo come momento per arricchire, coltivare e mettere alla prova la parte migliore di sé. E come resistere, allora, alla morte, all’oppressione, alla distorsione, unici sollievi offerti dalla nostra società, dalla severità di una vita che tenta di omologarci alla massa e corromperci a fini meramente personali e utilitaristici? Non possiamo fare altro che sfidare la normalità, osservarla da un’altra prospettiva, diventando “super”: superuomini della nostra quotidianità. E diventare super è più semplice di quanto ci si aspetti: basta essere se stessi. Il filosofo tedesco Friedrich Nietzsche fece di questo ideale la propria filosofia di vita, insegnando che credere nei propri principi e valori, seppur osteggiati, è la chiave per dominare il mondo, per non permettergli mai di manipolare e piegare la coscienza dei singoli. Il superuomo è tale perché ormai nessuno ha più il coraggio di esserlo, perché sa scoprirsi, guardarsi dentro e accettarsi per quello che è. E si tratta di una capacità che in futuro diventerà sempre più difficile da acquisire, e dalla quale i vili e gli inetti preferiranno fuggire. Riflessioni di questo tipo non sono quindi che un appello all’intelligenza di noi giovani: dobbiamo riscoprire noi stessi e affrontare ogni difficoltà con la certezza che, anche nel caso in cui fallissimo, custodiremmo ugualmente la fierezza di un impegno assolto nel massimo della serietà e della forza, con il coraggio di non arrenderci mai. Perciò, caro lettore, qualsiasi futuro sogni di vivere, comincia a dargli inizio: l’audacia, se autentica, ha del genio, ha un suo potere, ha della magia.

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