Daje che a “Maggica” ha vinto!

A cura di Angela Rizzica

Immagini che non si ha il coraggio di pubblicare, ma che stanno sconvolgendo tutte le sedi internazionali. L’orrore del nuovo bombardamento in Siria ha il volto di bimbi colpiti anche negli ospedali dove erano appena stati ricoverati. Un raid aereo con ‘gas tossici’ è stato lanciato questa mattina contro Khan Sheikhun, città nella provincia nord-occidentale di Idlib, sotto il controllo dei ribelli

Oh ma avete visto a doppietta de El Shaarawy? Io direi quasi maggica come a Maggica! Che poi io sta storia de chi è nato prima nun l’ho mai capita. Arcuni dicheno che è nata prima l’AS Roma, però so “topi de fogna”. Artri dicheno che è nata prima a Lazio, però so “burini”. Boh, me devo da informà mejo su sta storia.

L’attacco ha fatto almeno 72 morti, tra i quali – secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani – almeno venti bambini e diciassette donne. E non è stato l’unico.”

Che poi dovevi da vedè l’Olimpico, e curve, na cosa meravijosa. Cioè voi mette, quanno arivi, che te se para davanti tutta sta gente unita naa fede calcistica. Ce stanno pure i cori! Che belli che so, n’emozione ‘ndescrivibile: tutti che cantamo nsieme per Pupone nostro o pe l’aquila ner cielo. ‘Nce crederai, ma semo noi a daje a carica a sti scrocchiazzeppi! Senza de noi loro mica se fomentano sa? Noi semo mportanti quanto i giocatori, ecco.

“Secondo le testimonianze, centinaia di civili presentano vomito e schiuma alla bocca. I sintomi manifestati da tutti sono riconducibili all’utilizzo di armi chimiche. Le vittime però per gli attivisti sono già almeno cento, oltre 400 i feriti, alcuni dei quali in gravi condizioni, e questo riporta anche il sito della tv araba Al-Arabiya che cita la Direzione sanità di Idlib. Stamani il sito di notizie vicino all’opposizione ‘Shaam’ aveva parlato di bombe al cloro, ma per la Direzione sanità si tratterebbe invece di gas sarin, entrambi vietati a livello internazionale. Bombardate anche alcune strutture sanitarie in zona, come riferito dall’agenzia di stampa Dpa.”

Oh io nun so che ditte: a me er calcio me piace proprio. Me sento come dentro a na famija, nun ce stanno differenze dentro a squadra, semo tutti importanti uguale. Che poi te giuro, preferisco nun magnà pe na settimana ma a domenica lo stadio è d’obbligo. Certo ce stanno quii zingari fori che cercano de vendete a peggio robba, quasi tutti so negretti. Mica so razzista è! Però daje, torna ar paese tuo nvece de sta qua a rubbà alla gente per bene. Agli italiani! Vivono sulle spalle nostre! Io m’arzo alle quattro daa matina pe aprì er bar, pe portà a pagnotta ai fiji mia, co tutti i rischi der mestiere.

“La Comunità internazionale sta reagendo con durezza. Se sarà confermato che l’attacco in Siria è un attacco chimico, come sembra, si tratta “chiaramente di un crimine di guerra”: lo riferisce un funzionario del Dipartimento di Stato americano secondo cui gli Usa e l’organizzazione per il divieto delle armi chimiche stanno raccogliendo informazioni su quanto accaduto.”

Come quali so i rischi der mestiere?! Ma voi mette quanno t’arivano e Guardie alle 6 der pomeriggio e te hai fatto manco tre scontrini?! Oh, quelli te metteno ar gabbio sa! Saa vanno a prenne co la pora gente come me pe du scontrini che nun faccio, quanno poi er primo cravattaro è proprio o Stato! A te te chiede e tasse quanno nun funziona gnente, ai negri ed ai rom je dà pure le case! Poi dici l’amarezza: pure coi dovuti sacrifici, perché a terza macchina nun me la posso fa pe i controlli incrociati che sinnò me se bevono davero, almeno lo stadio me lo concedo. Er pallone è a vita mia!

«Immagini sconvolgenti, l’umanità è morta oggi in Siria», ha detto Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia. «La comunità internazionale, dopo sei anni di inferno, deve porre fine a questo calvario. Non ci sono figli di Assad e dei ribelli, sono tutti vittime di una guerra che non hanno voluto».”

Come dichi? A Siria? Ma la fija dell’amico tuo? Ah, scusa nun avevo capito! Sì sì avoja ho sentito. Davero na brutta cosa, lo stava a dì pure quello che m’abita de sopra. Uno mezzo strano, fa er medico “senza limiti”. Vabbè sì “senza frontiere” come se dice! Pensa quant’è scemo: va do s’ammazzano e manco se fa pagà. Questo avrà pure studiato ma io c’ho tre macchine, anzi due, lui ‘nvece er motorino, poro scemo! Comunque sì davero brutto, però quelli se la cercano pure eh. C’hanno tutte idee strane, s’ammazzano tra de loro o se fanno esplode. So matti te dico! Ecco perché qua nun ce li vojo. Certo i regazzini te fanno pena eh, però pure li nostri de fiji ormai stanno a pane e cipolle. Mica li potemo aiutà tutti. Proprio na brutta storia.

Vabbè, biretta? 

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