A cura di Manuela Romaniello-
Avevo da tempo il desiderio di visitare Amsterdam e così quest’anno mi sono decisa. Non appena sono arrivata alla stazione centrale, mi sono ritrovata in questa città eccentrica e del tutto singolare: le case sono piccole, colorate e abbellite con fiori variopinti.
La prima idea che viene in mente, nelle giornate soleggiate, è di fare un bel giro con la bici sui canali, per guardare Amsterdam da una diversa prospettiva. Girando per la città, non si può non vedere la famosa Piazza Dam, stracolma di giovani di tutte le età; e proprio questa piazza – giacché non vi sono nei dintorni bar o ristoranti- diviene il punto di ritrovo sia per i turisti che per gli abitanti del posto.
Tuttavia, Amsterdam non è solo la città tranquilla e variopinta appena descritta, ma nasconde due facce. Da molti infatti viene definita “la città della perdizione”, poiché all’interno di alcuni locali, i cosiddetti Coffee Shop, è possibile far uso di cannabis. Ma c’è di più: alle spalle di Piazza Dam, un interno quartiere, chiamato Red Light, è dedicato ai divertimenti per adulti, specchio della filosofia libertina e tollerante della popolazione.
Un’ altra attrazione è il famosissimo Van Gogh Museum, nel quale è possibile ripercorrere tutta la vita dell’artista attraverso il suo cambiamento stilistico e personale, l’epilessia, che lo portò ad una morte prematura, ed il rapporto stretto con il fratello Theo. All’interno dello stesso museo sono esposte le numerose lettere che scrisse a Theo, arricchite da schizzi e piccoli disegni che venivano poi trasferiti su tela. I quadri “notturni”” di questo grande artista, tra cui il celebre “campo di grano con volo di corvi”, sono tra le opere migliori della sua produzione. Ma il Van Gogh Museum non è solo Van Gogh: vi sono, infatti, anche quadri di altri artisti come Corot, Pissarro, Gauguin.
Durante la visita della città non si può non visitare l’alloggio segreto in cui visse Anna Frank insieme alla sua famiglia. L’ambiente è molto intimo e suggestivo. E mentre visitavo l’abitazione, ho sentito il suono delle campane della Westerkerk, che viene citato anche nel famoso diario.
Andando, invece, poco fuori la capitale, precisamente in una località chiamata Zaanse Schans, è possibile ammirare i tipici mulini olandesi con le maestose fattorie che producono formaggio. Ma quello che ho personalmente apprezzato di più di questa città è, oltre al clima fresco e ventilato, l’ambientazione ricca di fiori, colori e profumi.
Purtroppo, il viaggio finisce qui, con una certa nostalgia e la voglia di tornare ancora in questa splendida cittadina il prima possibile!