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Parole di ghiaccio.
Usare i titoli delle canzoni per i propri paragrafi è squallido? In effetti un po’ sì, ma tanto la dignità di questa rubrica è pari allo zero, quindi non esiste caduta di stile, niente può rovinare ciò che è già marcio.
Ah, “Parole di Ghiaccio” è un pezzo di Emis Killa, che mi è sovvenuto in questo freddo weekend tardo- autunnale a tratti invernale.
Per consulenze musicali e artistiche di ogni genere chiedere alla Redazione di Iuris Prudentes: facciamo il Black Friday e per Natale siamo pronti a stupirvi. Ricordatevi, però, che è gradito un compenso tramite bonifico, grazie.
Comunque basta parlare di sé stessi, vediamo che cosa accade nel Mondo in questi tempi di pandemia, crisi e cataclismi. Da dove posso iniziare?
Ah le parole! Un tizio diceva “sono importanti” e aggiungeva “chi parla male, pensa male e vive male”, ma se tutte le parole dette in questi giorni fossero, davvero, importanti, allora sarebbe da disperarsi.
Per fare un esempio a caso (preso così dalla Realtà): sono importanti le parole del Senatore Morra sulla Calabria? È rilevante che un membro della Commissione antimafia dica quelle cose sui Calabresi? Trovate importante, o cittadini, che l’Incorruttibile Senatore Morra sia censurato dalla Rai? Insomma se per voi questo caso ha importanza, beh fareste meglio a disperarvi. Io mene vedo bene dal farlo.
Il Senatore è così onesto e probo che di fronte anche ad un sospetto rapporto politica e ‘ndrangheta (non c’è neanche una sentenza di primo grado) si sente in dovere di dire ciò che pensa, con buona pace dei defunti e degli elettori calabresi. Infatti, calabresi e defunti sono mere comparse rispetto alla monumentale e arcinota Onestà dell’Incorruttibile Senatore grillino. Robespierre, se fosse ancora vivo, dovrebbe lustragli le scarpe.
Le sue sono Parole di ghiaccio? No, Egli ha solamente detto pane al pane e vino al vino: cosa è il rispetto per i morti davanti all’Onestà grillina? Cosa possono le presunzioni di innocenza davanti al Primato morale del Movimento? La censura della Rai, è forse segno che in questo Paese esistono forze oscure nei gangli del potere? Cosa sono gli abitanti di una regione senza Presidente, con alluvioni e Covid difronte alle Verità assolute che albergano nelle tasche del Savio Morra?
Quindi caro Nanni Moretti, la tua frase suona come una minaccia, se le parole fossero davvero importanti non sarebbero solo ghiaccio, ma veri e propri Iceberg. Fortunatamente non sempre le parole sono importanti, anzi, quelle di questa rubrica non lo sono affatto.
No keep calm, but carry on
Chi non conosce il motto della Regina Elisabetta? Certo che metterlo in pratica è molto più difficile, specie se non si è di Nobile stirpe come la Monarca inglese. Ma si possono trovare altri detti, frasi comuni che certo non possono fronteggiare il motto dell’indiscussa Queen, ma sono più vicini a noi plebei.
Sicuramente non mette in pratica il motto inglese il Presidente in carica Donald Jr. Trump, che calma non ne ha, ma continua ad andare avanti, sebbene sia sempre più lontana un’ipotesi di riconferma per altri 4 anni. In questo è veramente americano: la sua linea è la sinatriana My Way, tuttavia questa scelta non sembra portare a grandi risultati. Il Tycoon è sempre più solo nella sua ostinazione e i ricorsi dei suoi legali non danno il frutto sperato.
Il suo avversario, ormai chiamato Presidente Eletto, sta già formando la squadra di Governo; Biden, pur avendo antenati irlandesi, mantiene la calma sul modello British. Bisogna dire, però, che è nella sua indole una certa tranquillità, quasi flemma, come ricorda il suo nomignolo (usato spesso da Trump): sleeping Joe. Un vecchio detto recitava: la calma è la virtù dei forti, se così fosse, il caro Joe allora sarebbe un Maciste.
Ma vi dico che mi sto annoiando a parlare di politica americana, anche perché da tempo cito il Vate di Zocca: non siamo mica americani. In più, la politica italiana può avere tantissimi difetti, ma certamente non smette mai di sorprenderti: italians do it better!
Quindi mi auguro di smettere presto di parlare di chi ha vinto o non ha vinto elezioni a migliaia di chilometri da me e tornare a discutere di politica estera degli USA, che alla fine è ciò che interessa davvero noi poveri provinciali.