Intervista ai sindaci Vincenzo Ponzani e Andrea Fiori

Siamo qui con Vincenzo Ponzani e Andrea Fiori che sono rispettivamente il sindaco di Montorio Romano (Provincia di Roma, 2009 abitanti) e di Montopoli di Sabina (Provincia di Rieti, 3944 abitanti).

Siete entrambi sindaci giovanissimi. Vincenzo è stato il sindaco più giovane del Comune di Roma e prima anche il consigliere più giovane. Iniziamo subito con le domande. 

Cosa vi ha spinto a ricoprire questo ruolo?

Andrea Fiori: penso che la risposta sia legata alle singole esperienze, può essere legata alla famiglia e al vissuto. Nel mio caso è successo questo. In casa si respirava fortissima questa realtà e poi perché comunque era una vocazione che sentivo dentro. Come dicevamo prima dell’intervista scherzando, fin da quando ero piccolo, avrò avuto 5/6 anni, all’asilo già dicevo di voler fare il sindaco. In generale, credo che per poi per Vincenzo sia lo stesso, con il liceo e la maturazione personale dovuta alle varie esperienze, ti porta a voler intraprendere questo bellissimo percorso.

In Italia vi è un diffuso disimpegno politico giovanile. Voi invertite il trend. Com’è nata la vostra passione politica e come l’avete coltivata?

Vincenzo Ponzani: In realtà, è tutto il territorio sabino che dimostra un trend inverso rispetto a quello nazionale. Io personalmente, proprio insieme ad Andrea, ho iniziato con la rappresentanza studentesca. È un’esperienza che consiglio a tutti, poiché ci si approccia per la prima volta ad un momento elettorale vero. È una fase concitata e molto interessante. La consiglio anche perché i rapporti in questa occasione valgono molto, piuttosto che le ideologie. Oltre questo vi sono due altri fattori: uno è la piena passione. La politica secondo me è qualcosa che ti ravolge, che senti da dentro. Arriva un momento in cui senti di dover fare qualcosa per qualcun altro, prima magari tramite l’associazionismo. L’associazionismo però ha un grande limite: il rapporto è sempre uno ad uno. Riesci ad aiutare una sola persona. Un altro fattore è sicuramente uno sconfinato amore per il territorio. Di fronte a un territorio con delle problematiche già da giovanissimi, cioè intorno ai 16/17 anni, si sente l’esigenza di dover far qualcosa, un senso di rivalsa.

Vi confesso che questa risposta, cioè il grande amore per il territorio, era quella che, in cuor nostro, come giovani e come cittadini, anche se non dei vostri comunici auguravamo desteÈ difficile mantenere uno stile di vita simile a quello dei vostri coetanei visto il ruolo che ricoprite?

Andrea Fiori: Dipende da come ognuno è, ma in linea di generale decisamente sì. Ricoprendo questo ruolo siamo abituati un po’ a perdere la leggerezza tipica dei nostri coetanei. È per questo che in Vincenzo trovo una persona che possa veramente capirmi, poiché si trova ad essere, come me, un ragazzo e un sindaco. Un altro elemento è che stai molto attento alle conseguenze di quello che fai, ciò avveniva molto accentuato durante la pandemia.

Qui ho pensato bene di paragonarli a Boris Johnson con il Partygate ma sono stata freddata da un occhiataccia duplice. Anche no, scusatemi. Riprendiamo forse con la domanda che più mi sta a cuore: Quali consigli vi sentite di dare ad un giovane che sente di essere interessato a questo mondo ma non sa come approcciarvisi?

Vincenzo Ponzani: Forse quello che ho detto prima. Consiglio di iniziare con l’attività politica studentesca al liceo, per poi passare all’associazionismo. In generale il mio consiglio è quello di tentare in ogni occasione l’approccio alla politica, di non avere paura di esporsi e di non rimanere chiusi in sé stessi. Io per natura tendo ad essere timido e ho trovato il coraggio di emergere e di farlo. L’invito che posso fare a chi è giovane come noi è quello di provarci. Di farsi avanti.

 Andrea Fiori: In generale, secondo me è una cosa bellissima. Come tutte le cose che non si conoscono la si demonizza. In realtà non è difficile, potenzialmente potrebbe farla chiunque che, auspicabilmente, sia motivato da un amore da un desiderio in colmabile di vedere il mondo migliore. Se se ne parla con gli altri diventa naturale. Anche quest’intervista è bellissima perché speriamo arrivi ai nostri coetanei ma non dovrebbe servire. In moltissimi paesi di Europa è già normale avere rappresentanti così giovani.

Io come Direttrice e Iursiprudentes tutta vi ringraziamo per quest’intervista, che possa essere d’esempio e di stimolo per chi coltiva il seme della passione politica fin da giovane. A queste persone auguriamo sbocci, in un territorio che amano e per il quale impegnarsi risulterà naturale, come è successo ad Andrea e a Vincenzo.

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